Oltre 63 milioni di internauti francesi utilizzano regolarmente – e con disinvoltura – numerosi strumenti digitali per cercare informazioni e, soprattutto, per interagire con le proprie comunità. Nel 2025, le applicazioni più utilizzate sono i social network, le chat, i sistemi di messaggistica diretta e l’email[1]. Questi strumenti consolidano nuove abitudini di comunicazione privata, che prendono il nome di dark social. Di cosa si tratta? Perché questo fenomeno è in forte crescita? Quali rischi comporta il dark social e come ci si può proteggere? Lo vedremo in questo articolo.
Dark social: definizione
Contrariamente a quanto il nome potrebbe far pensare, il dark social non ha nulla di illegale o losco. Indica semplicemente la condivisione privata di contenuti attraverso canali come la messaggistica istantanea, le email o gli SMS. Questi scambi avvengono tra persone che si conoscono realmente, all’interno di un contesto riservato e personale, lontano dai canali pubblici. Si può considerare una sorta di passaparola digitale.

Questo tipo di diffusione sfugge ai tradizionali strumenti di tracciamento online. Per chi si occupa di marketing, rappresenta una vera sfida: fino al 95% del traffico diretto su un sito potrebbe in realtà provenire dal dark social[2]. Riuscire a identificarlo è quindi una priorità per chi lavora nel digitale. Pur essendo un canale potente di conversione, il dark social resta una zona dove la tutela della privacy e la protezione dei dati personali degli utenti sono fondamentali.
Su quali piattaforme digitali si sviluppa principalmente il dark social?
Il web è ricco di soluzioni di comunicazione che permettono agli utenti di interagire, via testo, audio o video, da computer, tablet o smartphone con le proprie cerchie. I principali canali utilizzati nel dark social sono:
- I client di posta elettronica e gli SMS, per condividere contenuti audio, video o link in modo mirato con la propria rete,
- Le app di messaggistica istantanea, come WhatsApp, Telegram, Messenger, Snapchat,
- I messaggi privati sui social network, come Instagram, LinkedIn, Facebook Messenger, TikTok, X…
Perché il dark social è in forte crescita?
Se in passato gli utenti tendevano a interagire pubblicamente sulle piattaforme social, oggi la tendenza si è spostata verso una condivisione più discreta, in ambienti riservati e personali: è l’era del dark social. Gli utenti scelgono questi canali per diversi motivi:
- La riservatezza degli scambi su canali meno esposti,
- La sicurezza nelle comunicazioni con interlocutori conosciuti, l’autenticità nei rapporti con la propria rete,
- La protezione contro attacchi informatici e minacce alla reputazione online, oltre che alla sicurezza dei propri dati sensibili e personali.
Quali sono i rischi legati al dark social?
Il dark social può essere considerato una buona pratica di cybersicurezza? In parte sì. È vero che comunicare tramite strumenti sicuri riduce l’esposizione dei propri dati personali su Internet e preserva una certa sfera privata. Tuttavia, anche se dà l’impressione di avere più controllo sulle proprie interazioni digitali, il dark social non è immune alle minacce informatiche.

Tra i rischi più comuni ci sono gli attacchi di ingegneria sociale, come il phishing e lo smishing. Rubando le credenziali di accesso ai vostri account social o di messaggistica, i cybercriminali possono impersonarvi, inviando messaggi privati alla vostra rete per indurla a cliccare su link fraudolenti, rivelare informazioni riservate o autorizzare azioni illecite.
Come proteggere l’utilizzo del dark social?
Per utilizzare in sicurezza il dark social, è fondamentale adottare un comportamento prudente e ricordare sempre le buone pratiche di cybersicurezza. Quando condividete contenuti online, assicuratevi sempre dell’autenticità dell’interlocutore e dei messaggi ricevuti.
Altrettanto importante è dotare i propri dispositivi di strumenti di protezione informatica, per mettere al sicuro i dati personali e sensibili. Esistono soluzioni semplici da utilizzare, compatibili con tutti i dispositivi, che offrono una protezione efficace contro le minacce online.
Il vostro partner per la sicurezza digitale, Protected, vi propone:
- Un antivirus, per bloccare e proteggere da phishing, smishing e malware,
- Una VPN, per garantire sicurezza e riservatezza nella navigazione, anche su reti Wi-Fi pubbliche non protette,
- Un modulo Antiscam, per riconoscere e segnalare documenti fraudolenti,
- Un gestore di password sicure,
- Un sistema di monitoraggio delle violazioni di dati, per controllare costantemente se i vostri dati personali circolano nel dark web, con notifiche in caso di furto o compromissione.
Anche se il dark social può dare l’illusione di una maggiore protezione della propria identità e reputazione digitale, è bene ricordare che l’ingegneria sociale e le tecnologie evolvono insieme a questi canali. Per questo è essenziale mantenere alto il livello di sicurezza, sia nei dispositivi utilizzati che nelle proprie abitudini digitali quotidiane.